Annamaria Ragni - artista


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Ad un bambino mai nato

Piccola stella
di una nirvana
senza tempo
brillavi ad ogni battito
di ali.
Un sussurro di vita
ti è bastato,
desiderio d'amore
ti ha chiamato
e vivida scintilla
sei disceso
in grembo fertile di donna.
Dormivi roseo
tra lenzuola purpureee
e ti cullava lieve
il battito corale di due cuori.
Tenero fiore
rifiutato ed offeso
dissolto già la sera
in vuota evanescenza
senza avere
della rugiada il bacio.
Sei tornato lassù
tra le tue stelle
ma su questa Terra
ancora
forse cerca una madre
il tuo sorriso … invano

(maggio '08)

*** *** *** *** ***



In memoria dei bambini di Terezin

(che ci hanno lasciato dolcissime poesie)

Scendevano grigie farfalle
di neve nel campo
e non era ancora inverno,
scendevano da un alto camino
ed erano piume di angeli
dalle ali di cenere,
troppo presto recise
dissolte al calore
di umana violenza.
Eravamo bambini
ma senza sorriso,
eravamo sogni
di vita futura
ora ombre
in un volo
senza orizzonti
nella memoria
incancellabile
di un mondo
in eterno divenire.
Dalle nostre labbra
sono uscite poesie,
i nostri occhi
hanno guardato il sole
ma ora non hanno luce,
non esiste tempo
nel buio del limbo
in cui ci troviamo
ma se vedete
scintillare una stella
pensate a noi.

*** *** *** *** ***



Ad Ozi uomo del Similaun

(che mi ha provocato un'emozione intensa)

Dorme la storia con te
nel tuo sacrario di ghiaccio,
sepolto in un silenzio
reso sonoro dall'eternità.
Sotto un cielo di pietra
tra inviolate nevi friabili
al tuo passo di velluto
vagavi incerto
mentre novello il mondo
al vitreo bagliore
dei tuoi occhi
dispiegava
emozioni primigenie
di natura al suo primo albore.
Selvaggia mano
pose fine
ai tuoi pensieri bianchi
e ti accasciasti molle
allo sguardo tremulo
delle ancestrali stelle.
Volava alta
l'aquila montana
e stridulo il suo grido
e inesorabile
soffocò il tuo pianto.
Hai dormito là,
sopra il tuo sangue
ignaro di una vita
senza tempo.
Oggi stupito il mondo
in consacrato silenzio
scopre e disvela
la tua immortale umanità.

*** *** *** *** ***



Notturno leopardiano

(al grande poeta marchigiano,
sempre nei nostri cuori)

"Che fai tu luna in ciel?" …
Splendi lontana e vana
al mio fugace
passeggiar notturno.
Dorme il paese
avvolto da silenti pensieri
vigile il verso
dell'antico vate.
Spazia lo sguardo fermo
su "terre d'infinito"
in sonori all'anima silenzi
e memorie avite rinnovellan
di stagioni senza tempo
di erranti pastori
e inquieti amori
di notti chiare e mistiche di stelle.
Frullar di ali solitarie e rapide
e disperde il vento su declivi
effluvi di ombrose siepi
e lucide ginestre all'orizzonte.
Luce seral ritaglia
sagome nette di giogaie
azzurre.
Sorridi ancora, luna
alle amate mura
di questo natio borgo
caro al tuo cantore eterno
ed è dolce il naufragio con te
nel verso amico del poeta
d'allora, di oggi, di sempre.

*** *** *** *** ***



Ad un extracomunitario

Piccolo uomo
fermo ad un quadrivio
all’angolo affollato
di una strada
ombra invisibile
a tanta gente in corsa.
Uomo di colore
occhi di dolore
con dentro ancora
l’onda di un oceano
fragorosa.
Al tuo paese
la tua donna
sui suoi capelli intreccia
rare orchidee
di quella selva verde
da cui sei fuggito
inseguendo un sogno
invano.
Ora invece stringe forte
la tua mano
un mazzo rosso
di sfiorite rose.
La folla
via schiamazza e si dirada.
Piccolo uomo,
nessuno le vuole
le tue rose,
non ti vede il mondo
ed alla sera stanco
e deluso
ti afflosci piano piano
sotto il lampione
(la testa hanno chinato
anche le rose)
così accucciato sogni
… sogni il leone
della prateria
che sogna come te
cuccioli di gazzella
teneri da portare
al suo leoncino
nella tana buia.
E tu non hai
neanche un pane
per il tuo bambino
nella capanna
che è laggiù, lontana.
Non è questo
il profumo della vita
e lì in quella via,
ogni giorno
insieme con le rose
svanisce il sogno
e la speranza lentamente muore.

*** *** *** *** ***


All’antica Auximum

(Osimo, mio paese d’adozione)

Paese arroccato
disteso silente
tra dolce scandir di declivi,
orma gigante
di mitico passo pesante,
odore di aria pulita
che tersa si perde e rinnova
sull’ammattonato grigiastro
di vicoli e strade,
s’insinua tra merli
da tempo consunti
dell’antico torrion medievale,
accarezza balconi sommersi
da cascata purpurea
di gerani ridenti.
Balconata allungata
su terre infinite ed il mare
ove spazia immenso lo sguardo
e scorge lontano il borgo natio
dell’illustre poeta
in un dolce naufragio
di gioia e dolore.
Nero filare di ali volanti
si staglia e rivela
nevi inviolate di lontane giogaie,
azzurre montagne
ed antri segreti ed oracoli strani
di misteriose sibille.
Giardino fiorito tra il verde
che s’ammanta di fiori
tra sguardi di bronzo
e di pietra
da cui parla parole mai spente
di Auximum il vate poeta*.

*Mario Blasi, celebre poeta osimano

*** *** *** *** ***




Vita nuova

(a me stessa in occasione del mio 60° compleanno)

Non tarpare le mie ali
di farfalla impazzita
ma lasciami volare
in un'ebbrezza di luce
oltre le nubi grigie.
A lungo sono stata
ombra della tua ombra
troppo a lungo ho vissuto
la mia vita di crisalide.
Non toccare le mie ali
adesso fresche
di nuova vita.
Sono fragili, sai
non le sfaldare
in trasparenze vane
di un inutile amore
consunto dal tempo
ma alita lieve su di esse
e tra le tue mani
resterà intatto
il profumo
della mia essenza.

*** *** *** *** ***



Nell'eremo di Assisi

(Al più italiano dei Santi)

C'è ancora un respiro
il tuo, Francesco
nella quiete montana
di questo eremo.
Onda fragile di pace
avvolge
lecci secolari
ed effonde argento
su ulivi
di questa vallata
sacra …
ed agli uomini
parla
il silenzio di Dio.

(Assisi 11/4/2010)

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Ode al gabbiano Jonathan

(nei cui intenti io mi riconosco)

Ali aperte
come braccia crocefisse
vibranti a brezza notturna
vola errabondo gabbiano
irrefrenabile
instancabile
ebbro di orizzonti
irraggiungibili,
a terra
su gelide rocce
indifferente lo stormo
dorme.

*** *** *** *** ***



Addio

(al mio primo amore, che se ne è andato senza sapere perché)

Fischia il treno
e il suo grido
è il mio grido,
fugge rapido
con te dentro
e lascia
negli occhi
solo lacrime
di fumo.

(ottobre 2010)

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Wolfang Amadeus Mozart - Syn40-1GM

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