Annamaria Ragni - artista


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poesia

Nero notturno

Anche il silenzio è nero,
questa sera
lo so,
parole amare affiorano
alle labbra
e si perdono
tra le pieghe
di un velluto morbido.
Non parlare,
parole inutili
incrinano
il cristallo oscuro
di questa notte perduta.
Laggiù,
dove le dune si sfaldano
il bosco dorme
ignaro
ma il vento notturno
ha svegliato
demoni di inquietudini
ancestrali
che danzano oltre il lago
dove la luna
scioglie
atomi liquidi di luce.
Non parlare,
affonda nell'acqua
i tuoi pensieri
domani riaffioreranno
come musica.

*** *** *** *** ***



Rimembranze

Profuman d'antico le rose
nell'opalescenza diurna
di un giorno d'estate
profumo d'attesa
nell'aria stagnante
ma … di cosa?
S'allarga lo spazio,
il tempo rifugge
vibrazioni profonde …
fragranze sottili …
Sapevan di polvere e terra
le strade di allora,
odoravan di muschio
di more, di spigo ma … dov'ero?
Evanescenza sottile
di un'ora pomeridiana
pensieri vaganti
a giorni ormai andati
Frammenti selvaggi
di papaveri al vento
nel grano, effimere lucciole …
ancora … ci siete?
Stagione d'umori … d'amori
momenti silenti
rimembranze mutanti
I tuoi occhi…il mare
la danza dell'onda,
I tuoi baci perduti
sentore di afa,
di addii dolorosi ... perché?
Istanti … distanti
distanti … distanti
Sospendo i pensieri
è l'estate
del tempo presente.

(1° premio al Concorso Riviera del Conero - 2010)

*** *** *** *** ***



Pensieri nella sera

Tremule
nell'aria serale
dondolano
altalene di acacie - a brezza soave
di vento -

Grumo di buio
e silenzio
ritrovo emozioni
- sospese
legate a memorie
perdute.-

Volteggian pensieri
su ali di notturna falena
attratti da effluvi
e fragranze
d'infanzia lontana
- ombre sfuggenti
di un sogno sognato
e non ancora finito -
racchiusi
in corolle dormienti
su calici aerei
… disperde petali azzurri
ultimo soffio
di vento serale …
leggiadri pensieri
… perché ve ne andate?

*** *** *** *** ***



Pensieri pomeridiani all'ombra di un albero

Scorrere lento
di acque fuggitive,
grovigli di radici
sui prati di muschio,
corrosi
da guazza notturna,
alte mura dimenticate,
sgretolate;
un odore di fresco
trascorre pulito
angusti sentieri
di terra compressa,
si avvinghia,
si intrufola,
si insedia
nel mio corpo
fremente.
Arcani ricordi
di un'infanzia perduta,
frammenti di vita
… lontani …
Dormono, morte,
attorno le case.
Un'ala di uccello
accoglie, vaga,
un tenue
raggio di sole,
messaggio
di nuova speranza.

*** *** *** *** ***



Notturno lacustre

Bassa marea
su prode lacustri - marcite -
plenilunio serale
discopre
silenzio d'ombra
e contorni - lucidi -
su corpi affondati
tra i narcisi
in selvagge stille
esala aroma - amaro -
il caprifoglio
gracidio di rane - sospeso -
in polle d'acqua - emergenti -
tra radici - allungate -
a sugger umori - vitali -
dal fango,
dorme
sotto foglia di loto
la libellula,
trascorre brezza - morbida -
di vento
ed addormenta l'onda
visioni d'acqua
di pupille vitree - vaganti -
su un mondo - trasparente -

Quieti distesi
respiriamo terra
ed emozioni fluide
a frammenti
senza trovar parole.

*** *** *** *** ***



Le memorie dell'acqua

Un velo di sole
ricopre le acque
tranquille del lago
d'estate,
scintilla,
riverbera,
fluttua
e ristagna.
Ingloba pensieri
in cerchi concentrici
in acqua disciolti,
trascrive memorie
su morbida schiuma

… e sono quell'acqua
che leviga sogni
su ciottoli tondi
statici a riva.

… e sono quell'acqua
madida linfa
per fiori tremanti
su roride prode.

Silenzio d'attesa
nell'aria tranquilla,
liquida ebbrezza
di luce, di verde.

Distesa su umida terra
respiro
il fiato del mondo.

(mercoledì 23 giugno 2010)

*** *** *** *** ***



Questa è stata la mia prima poesia da adulta

La prima volta che scoprii le lucciole

Ricordo una notte d'estate
lontana.
Si andava per prati
nell'oscurità.
Fremiti di luci,
palpitanti nel grano,
arcani segnali d'amore:
chi chiama … chi risponde.
Ingenui pensieri di bimba:
si era forse capovolto il cielo
ed erano scese le stelle
sulla Terra?
Immergersi nel buio,
tra lo stormire di reste,
cercare nel frenetico
agitarsi di luci;
ed ecco brillare
tra le piccole mani
microscopica stella
ed un canto salire dal cuore:

"Lucciola, lucciola, vien da me,
ti darò il pan del Re …"

Dove siete ora,
luminarie della mia infanzia,
di estati incantate?
Invano vi cerco oggi,
tra l'erba del mio giardino.
Annientata dai veleni
di una città indifferente,
sotto una foglia avvizzita,
non resta che …
l'ultimo fioco lumino
di una lucciola morente.

(2° premio al concorso "M.Blasi" - Osimo 2002)

*** *** *** *** ***



Prima notte di primavera

Insonne notte
di plenilunio.
Dondolano i miei pensieri
come il grappolo tremulo
del glicine lilla,
si perdono eterei
in un cielo di nero cobalto.
Il tenue raggio lunare
spande veli spettrali
tra i rami ingemmati.
Tremano effimeri
i fiori del ciliegio.
Alla prima brezza
lieve del mattino
saranno già neve
di candidi petali.
Mista fragranza
di fiori bianchi
si mescola intensa
ai profumi magici
della prima notte
di primavera.

*** *** *** *** ***



Io vorrei … vivere

… libero
come azzurro gabbiano
sorvolando,
sulla scia del vento,
ad ali spiegate
il mare della vita,
dove tu peschi
solo amare gocce
d'angoscia e di solitudine,
finché non sarò anch'io
un attimo fuggente
dell'eternità.

*** *** *** *** ***



Sera di poeta

Ho raccolto le mani a coppa
vi ho racchiuso
le mie parole
di oggi.
Vi ho trovato ...
frammenti vani
di poesia,
spettri d'angoscia,
veli d'ansia
e d'amore,
sprazzi di cristallo
nel buio della mente.

Le ho disperse
al vento della sera
come perle di brezza.

*** *** *** *** ***



Serale

Dissolve
silenzi
impercettibili
questo cielo
senza orizzonti
capovolto
in specchi
di malinconia.
Serotina aria
filtra
memorie
sfuggenti.
Questa vita
un riflesso di luce
danzante
su nere
pozzanghere
fatte di niente.

(maggio 2010)

*** *** *** *** ***



L'onda

Su calma piatta
di orizzonte lontano
nasce tranquilla,
s'increspa lieve,
un poco sfavilla
avanza leggera
incorpora grumi
d'acqua e di aria,
riflette cristallo
dal cielo
s'abbandona all'amplesso
del vento
e risplende all'afflato
di un raggio,
s'arrotola voluttuaria
e s'innalza a galoppo tonante.
Ruba vapore
a nuvole erranti
e lancia arabeschi
di schiuma
s'assottiglia in trasparenze
incorporee d'acqua
e di luce.
Gioisce del suo eterno
inconsistente fuggire,
ricade in cascate
di trilli
di squilli
di schiocchi
si scioglie
in musiche acquoree
e racconta
di sirene distese
su fondali di stelle
di danze di eteree meduse
su viridi alghe
e intanto raccoglie sorelle
con esse si perde
in volute selvagge
smeriglia ciottoli a riva
in topazi e lapislazzuli aurati
e la spiaggia s'intride agosto 2010
del suo ultimo canto morente.

(agosto 2010)

*** *** *** *** ***



Notte sul mare

Di bianco, d'azzurro
di verde
la tavolozza del mare,
colori d'acqua
digradanti
in sfumature di spuma.
Lacrime salse
spruzza l'onda
su bianche valve
di conchiglie a riva
aperte
al bacio algido
di un raggio lunare.

(Aprile 2010)

*** *** *** *** ***



Resteranno

Resteranno
le mie parole
monadi senza tempo
particelle di un mondo
in dissolvenza,

resteranno
e danzeranno
impavide
su rivoli d'aria
come semi
di soffione campestre
che il vento deflora
e trasporta lontano.

Troveranno buona terra
e saranno emozioni
sospese
ad un filo di cielo,

saranno cristalli di stelle
su prati di neve
o scintille roventi
di ferro incandescente
sulla tua pelle amata,

risuoneranno
dentro te
come nenia ancestrale

e frementi
come foglie di salice
si scioglieranno
in lacrime dolci
su corpo di donna
nudo…

ma resteranno
ed io sarò con loro.

(marzo 2011)

*** *** *** *** ***



Epilogo di poeta

Declina invisibile
questo autunno
della mia vita
e si porta con sé
immortali parole
d'alabastro,
stille di miele
da un favo dorato.
Grovigli di pensieri
gravano nell'anima,
informi cristalli d'acqua,
scagliati verso il sole
in un'evanescenza di Luce.
Ombre translucide
danzano
oltre l'orizzonte
dei mondi finiti,
inconsistenza lieve
della vita che fugge
nel vento della sera.
Ciò che resterà di me
sarà solo il silenzio
dell'eternità.

*** *** *** *** ***



Non conterò i miei giorni
(agosto 2009)

Non conterò i miei giorni
ci sono ancora
polvere e sassi
da calpestare.
Solo ieri era primavera
nella mia vita.
Tra le mani
raccolgo
in granuli di polline
giorni vissuti
- levitar bianco
di soffioni
a brezza sospesi
Respirano alti
pensieri, illusioni,
echi di fiabe
che han nome destino
- umori fertili
come foglie sgretolate
su terra riarsa
rossa di sole.
Ricordi rifranti
su lastre di vetro
altalenanti
in vuoti spiragli
- fiori di neve
in lividi cieli
crepuscolari.

Non conterò i miei giorni
ma attendo nell'ombra
la fine di questo viaggiare
in un tempo
che infinito non è.
- Ho guardato
universi di stelle,
a coppa le mani
ascoltato
bevuto acqua salsa di mare

deserti di silenzi
roventi
tra folle attonite di pietra

E … domani una voce:
- Su vieni, è finita.
- Si … arrivo …
Adesso son pronta. -
E dietro di me
solo contorni di luce

*** *** *** *** ***



Masticar pensieri

Masticar pensieri
nella notte di seta
su inerzia del tempo
che riverbera
sgretolature della memoria
screpolature inerti
su ricordi di pietra
fasci di luci
interrotti
annidati in angoli remoti
mai discoperti ...
Non più posto
a rimembranze avite
in questa sera
senza rimpianti,
lasciale andare
su ali di farfalla notturna
ove si perdono gli orizzonti.

Non mi volterò indietro
mentre si allontanano.

*** *** *** *** ***



Illusioni

Persistono
Illusioni
friabili
di vita,
fragilità
di fiori di salnitro
senza profumo
congelati
in anfratti umidi
come stelle di gelo
appese al muro
sfaldantesi in un soffio
tra le dita.

Non toccarli
non disperdere
memorie
nutrite dal tempo
perdute in un andare
inesorabile.

*** *** *** *** ***



Canto d'amore perduto

Danzerò
solo note di silenzio
questa notte
- su neri riflessi
di specchi
in frantumi -
rifrazione multipla
di luce
nei tuoi occhi
di mare
- onda che avvolge,
sconvolge, s'attorce
e s'adagia placata -
parole d'inerzia
racchiuse su labbra
di vuota conchiglia
- bacio di schiuma
fremito dolce
su riva distesa. -
Fuggivi su nave
per orizzonti indistinti
senza guardare,
senza voltarti.
Paura d'amarmi
paura d'amarti …
ed ora sei altrove -
Niente ricordi
Stasera
visioni sbiadite
di giorni indelebili

Paura d'amore …
ancora …
di nuovo … per sempre.

(dicembre 2009)

*** *** *** *** ***



Questa infanzia

Questa infanzia
perduta tra trame
silenziose
di effimera vita.

Questa infanzia
che deforma ricordi
in veli di filigrana
sfuggenti a tempo
e stagioni.

Questa infanzia
che si perde
e disperde
in petali dorati
di fiori riarsi
distesi
su terra friabile

Questa infanzia
negata
rinnegata
vissuta ricamando sogni
mai divenuti certezze
e illusioni
a grappoli di luce
riflesse su lastre
di universi inesplorati.

Questa infanzia
ritrovata
rifugio dei giorni
presenti confusi
e inconsistenti.

Rivivrò antichi scenari
ritroverò cieli azzurri
sospesi
e giardini di verdi pensieri
in chimere intangibili
di nuvole erranti.

Rivivrò ...

(agosto 2010)

*** *** *** *** ***



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